Marco Liorni ha avuto la sua rivincita personale e finalmente ieri sera con «La vita in diretta» ha vinto il Premio Regia Tv, l’Oscar della tv e lei è stato candidato come personaggio rivelazione: cos’è, una rivincita?
«Nei confronti di me stesso sì, perché per quattro anni, dopo aver lasciato il Grande fratello, la gente mi ha chiesto che fine avessi fatto, come se non esistessi più perché non ero in tv. E ho rischiato di non lavorare più perché venivo identificato con quel programma».
Un anno fa si sarebbe immaginato questa vittoria?
«Onestamente no. Devo ringraziare Mauro Mazza, perché dopo il flop di Perfetti innamorati mi ha offerto comunque Estate in diretta, e a Daniel Toaf, il nostro capostruttura, che mi ha poi proposto di sostituire Sposini».
È stato faticoso prendere le redini del programma?
«Mi sono trovato bene da subito, anche perché Mara, che è la padrona di casa, mi ha aiutato molto. Avevo già fatto infotainment con Verissimo, mi piace molto approfondire i temi sociali e arrivare al cuore delle tematiche».
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Marco Liorni ha avuto la sua rivincita personale in tv
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